NTT, Giacomo Nizzolo punta la Milano-Sanremo: “Sono fiducioso di potermi giocare la vittoria”
Giacomo Nizzolo mette la Milano – Sanremo 2020 nel mirino. Autore di un ottimo inizio di stagione, che lo ha visto conquistare due successi WordlTour con le vittorie al Tour Down Under e alla Parigi – Nizza, l’ex campione italiano sembrava tornato al livello degli anni migliori dopo alcune stagioni non semplicissime, ma il coronavirus ha fermato tutto. Dopo aver anche vinto la volata di gruppo alla Kuurne – Bruxelles – Kuurne che gli è valsa il secondo posto, il portacolori della NTT Pro Cycling approcciava con grande entusiasmo proprio la Classicissima, che tuttavia è stata una delle prime corse a saltare per la pandemia di covid-19 che ha colpito il mondo. Vincitore durante la contesta Corsa del Sole, che ad oggi è ancora l’ultima corsa disputata, il corridore brianzolo spera ora di riprendere da dove aveva lasciato.
“Sono stato a lungo infortunato e finalmente dopo tre anni avevo avuto un buon inverno, senza problemi, e mi ero potuto preparare davvero nel miglior modo possibile, ma quando sono arrivato a livello, il mondo si è fermato – racconta, ricordando quei giorni – Devo ammettere che nei primi giorni ero abbastanza deluso perché vedevo che ero in forma e mi chiedevo come fosse possibile che una volta raggiunto il livello che volevo tutto si fermasse. Ma, onestamente, è stato solo per i primi giorni, poi ho visto il quadro d’insieme, che quanto stava succedendo era qualcosa di molto più grande e che c’erano cose molto più serie che una semplice corsa in bici”.
Ora l’obiettivo è sostanzialmente riprendere da dove aveva lasciato, ovvero puntando a quella che nuovamente è stata inserita come la prima Monumento dell’anno, che si correrà sabato 8 agosto. “Sono fiducioso di potermi giocare la vittoria – commenta – La mia relazione con la corsa in sé è piuttosto brutta visto che non sono mai stato al via nelle condizioni che avrei voluto. La maggior parte delle volte mi ero infortunato poco prima, o ero malato o c’era qualcos’altro. Ad esempio nel 2013 la mia squadra ha vinto, ma era l’anno della neve in cui ci siamo fermati e ripartiti, ma io ormai ero gelato nel bus. L’anno dopo mi sono rotto la clavicola poco prima, mentre l’anno successivo ancora il piede. Poi, nel 2016, che è stato il mio anno migliore fino al 2019, mi sono ammalato alla Tirreno subito prima. Ora spero che la volta in cui tutto andrà bene per me…“
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